Interroll Italia cresce e di conseguenza anche la funzione amministrativa deve fare fronte a necessità più ampie. Emanuela Maino, in accordo con Claudio Carnino, ha optato per l’ingresso di due giovani con la giusta dose di esperienza, ma ancore da formare. L’ambiente della multinazionale è perfetto per una crescita adeguata e Interroll Italia rappresenta oggi l’ambiente ideale dove portare le proprie conoscenze e svilupparle in un ambiente aperto, collaborativo, sano.
Facciamo due chiacchiere con Stefano e Mattia. Iniziamo con chiedervi l’età e l’anzianità aziendale.
Stefano: “Ho 24 anni e sono entrato in Interroll Italia nel novembre dell’anno scorso.”
Mattia: “Siamo coetanei. Anch’io sono ventiquattrenne ma sono in Interroll Italia da un po’ meno. Ho iniziato a febbraio di quest’anno.”
Proprio forze fresche! Raccontatemi di voi. Qual è il percorso che vi porta in Interroll Italia?
Stefano: “Mi sono diplomato in ragioneria presso un istituto tecnico milanese e subito dopo il diploma mi sono buttato nel mondo del lavoro. Ho iniziato da classico stagista in una multinazionale di noleggio mezzi agricoli nella struttura di recupero crediti. Questo mi ha fatto mettere fieno in cascina per quanto attiene l’esperienza che ho subito messo a frutto nella mia seconda tappa di avvicinamento a Interroll. Presso una società di consulenza alle imprese ho iniziato nel recupero crediti entrando pian piano sempre più nei meccanismi della contabilità. Esaurita quell’esperienza ecco apparire Interroll Italia.”
Mattia: “Mi sono diplomato in un istituto tecnico economico e dopo la maturità mi sono deciso ad approfondire la mia formazione e mi sono iscritto ad Economia e Management all’Università dell’Insubria di Varese. Durante gli studi ho fatto qualche tirocinio e ho cercato di portare a casa più esperienza possibile. Ed ora eccomi qui.”
Ecco dunque due contabili due sotto l’attenta ed esigente regia di Emanuela Maino, che ha equamente diviso i compiti. Sono Stefano e Mattia che ci raccontano le loro responsabilità.
Stefano: “Mi occupo del ciclo passivo. Da me transitano le fatture da pagare e tutto quello che rappresenta un costo. Per cui anche gli F24. Gestisco la mia parte contabile acquisendo sempre più famigliarità con SAP, aiuto nelle chiusure, nelle riconciliazioni bancarie. Insomma ho un mio ambito, ma sono a disposizione.”
Esattamente come Mattia. “Ovviamente anch’io sono a disposizione per ogni necessità, anche se il mio ruolo è quello della cura del ciclo attivo. Da me transitano le fatture emesse e a volte mi toccano anche i solleciti. Pane per i miei denti sono la registrazione degli incassi, il saldo mensile ma anche la fatturazione interna e il netting di fine mese. Insomma tutto quanto fa revenue.”
E come vi trovate in Interroll Italia?
La risposta è all’unisono. “Non potevamo trovare di meglio. L’ambiente è semplicemente fantastico. Tutti sempre pronti a darsi una mano, a spiegare quando è necessario con una disponibilità veramente rara. Essendo tra gli ultimi arrivati riceviamo consigli e indicazioni ma sempre con tanto vero ed evidente altruismo. Ovvio che ci vengano date disposizioni, ma in un modo così costruttivo da rendere la collaborazione un vero piacere.”
Il mondo tecnologico dell’intralogistica si sta schiudendo per Stefano e Mattia e l’ambiente li stimola anche nel pensare a come sarà il loro futuro.
Per Stefano, Interroll è già un modello. “Mi piacerebbe crescere e raggiungere un livello decisionale e, amministrativamente parlando, strategico e costruttivo. Sono affascinato dal controllo di gestione. Insomma mi piacerebbe immaginarmi un domani CFO. Di Interroll? E chi lo sa? Magari…”
Mattia coltiva obiettivi simili ma prosaicamente più immediati. “La passione per il mio lavoro e l’impegno che metto nell’apprendimento delle consuetudini e dei dettagli del ruolo mi deve portare ad una crescita tale da permettermi il più rapidamente possibile l’indipendenza. Sono una mente analitica e mi piacciono i numeri e la precisione. Voglio conquistare responsabilità sempre crescenti e voglio che il riconoscimento sia la fiducia. L’obiettivo è conquistare la piena fiducia di Interroll e dei suoi manager.”
Due ragazzi moderni, pienamente integrati in un ambiente giovane, stimolante, sfidante. Li unisce la passione per il calcio (per fortuna tifano la stessa squadra, il Milan campione d’Italia) e quella per la musica (Stefano confessa che ha cullato il sogno di diventare DJ). Due perfetti profili per una Interroll Italia giovane, motivata, concentrata ma sempre con il sorriso sulle labbra, internamente e con i clienti.
Avanti così!!